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Si, Puoi cambiare la Tua Vita

Una delle parole che maggiormente interessa è “cambiamento”. Sembra che la maggior parte delle persone avvertano un disagio nei confronti della propria vita.Certamente il miglioramento personale è quanto di più affascinante ci possa essere, ma la tendenza comune sembrerebbe portare gli individui verso una condizione di insoddisfazione.
Alla domanda se è possibile cambiare la propria vita la risposta che posso dare è: “SI!”.
Questa mia convinzione poggia direttamente sulla mia esperienza personale in cui ho assistito alla creazione straordinaria della mia esistenza e proprio davanti ai miei occhi.
Prima di tutto sfatiamo il mito per cui per riuscirci sia necessario essere particolarmente bravi, semmai è indispensabile la sincerità. Per “sincero” intendo una condizione in cui intraprendiamo un rapporto estremamente leale e schietto con noi stessi. La società attuale ci ha allenato a fingere determinati atteggiamenti dandoci così l’illusione che questi potessero in un certo qual modo agevolarci nelle nostre relazioni; ad una più attenta analisi scopriamo che, di fatto, solo nell’apparenza questa qualità relazionale è fluida e senza intoppi, mentre nella realtà si finisce per costruire un rapporto superficiale o insoddisfacente con i nostri interlocutori.
Unità tra anima e ragione, dice Vadim Zeland, che significa godere di una coerenza interna dove il rapporto con noi stessi diventa estremamente nitido.
Sono certo che avrete notato che esiste una correlazione tra il nostro stato d’animo e le circostanze che ci accadono.
In pratica ci succede ciò a cui pensiamo maggiormente, in quanto i nostri pensieri ci caratterizzano e di conseguenza emaniamo proprio quelle peculiarità a cui il mondo delle cose e delle persone ubbidisce.
Per esempio, sento ostilità o nervosismo e finisco per avere a che fare con esperienze sgradevoli o persone che mi contrastano. Ma potrebbe succedere anche che nel bel mezzo di un grande entusiasmo inizio e ricevere riconoscimenti e sorrisi dalle persone con cui ho a che fare.
Insomma, il mondo esperienziale che viviamo sembra rispecchiare fedelmente quello che, di fatto, sono internamente. In questo caso non servirebbe a nulla fingere un sentimento inesistente in quanto il mondo con cui ho a che fare reagisce prevalentemente alla qualità della mia indole. L’universo non si inganna, anzi, solo nel tentativo di volerlo fare finiamo per essere noi i primi ad essere ingannati.
Posso avere a che fare con la vita che voglio, questo dovrebbe essere il nostro mantra costante.
Quando ero povero in canna e stavo ricreando la mia esistenza ricordo dei particolari con un amore che anche adesso mi restituisce delle emozioni straordinarie.
Ogni volta che guardavo il mio mondo esterno, mi dava l’impressione come se lo stessi facendo per la prima volta.
Tutto era magico e straordinario. Vedete amici miei, percepire il mondo con la sensazione di vivere una favola considerando sempre quanto sia fittizio, ti permette di puntare sempre l’attenzione sul senso che ha vivere, ovvero, fare un’esperienza che ti ritrovi nella tua eternità.
In questo modo si neutralizzano i potenziali superflui e tutto diviene leggero.
Il mondo è “morbido, soffice”, si può cambiare ed è pure facile farlo. Si tratta di diventare della medesima sostanza di ciò che vuoi diventare. Ricordando una frase di Mario Quintana: “se vuoi delle farfalle non cercare di prenderle, costruisci semmai un giardino che possa attrarle”. Questo è il segreto, questo è il trucco.
Dissociatevi dalla manifestazione che non desiderate sia la vostra, potete farlo con l’umorismo e pensando ad altro e fate vivere con l’atteggiamento quello che sarebbe l’individuo perfetto per il vostro mondo desiderato: allora accadrà.
Questa non è solo una bella storia, questa è la storia della mia vita.
Luca Nali