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CREATIVITÀ ED ESPERIENZE POETICHE DI TRASFORMAZIONE

Il libro “Suono, Scrivo, Creo e Canto” nasce dalla necessità di ritrovare me stessa e la mia forza interiore durante gli anni folli della supposta (e già la parola dice tutto) pandemia. Due motivi quindi accompagnano la nascita di questo saggio: uno è legato a circostanze specifiche, l’altro è di carattere più generale.

Riguardo il primo punto, la pausa forzata a seguito dei vari lockdown e restrizioni aveva fatto diminuire drasticamente la mia mole di lavoro e, vivendo da sola, ho dovuto fare i conti con l’isolamento e il senso di vuoto. D’altra parte, ogni evento spiacevole presenta anche delle opportunità per chi è in grado di coglierle: ho avuto il tempo e lo spazio per riconnettermi con quella mia vena creativa che si era un po’ diluita nella frenesia degli impegni lavorativi e sociali.

Da un punto di vista più generale, invece, la creatività è forse una delle mie caratteristiche più spiccate, visto che fin da bambina ho sempre scritto, disegnato e cantato. Creare ha sempre rappresentato un modo per sfuggire alle limitazioni di questa dimensione materiale così pesante e ricca di attrito, evocando mondi più leggeri, dove la mia anima tornava ad essere libera e ad esplorare infinite possibilità di essere.

Il libro si suddivide in tre sezioni: la prima, quella più teorica, prende in esame la qualità della creatività e ne spiega la sua funzione terapeutica, catartica e rigenerante. La creatività si configura come una metacompetenza o competenza trasversale che non rappresenta un’esclusiva dell’artista o del genio. Piuttosto, è qualcosa di inerente allo stesso processo vitale e riguarda anche come affrontiamo i piccoli drammi quotidiani, se in modo automatico e stereotipato oppure con uno sguardo nuovo e voglia di costruire.

La creatività è un attributo divino, quindi estremamente potenziante: ‘dare forma a’, ‘modellare’ una parte della nostra realtà, sia interiore che esteriore, possiede molteplici valenze. Da un lato contiene l’intensità emotiva talvolta travolgente e caotica dell’esperienza vissuta, dall’altro libera il nostro essere portando a espressione e chiarificazione cariche energetiche che, se represse, genererebbero disarmonia e malattia.

Nella seconda sezione del libro, invece, prendo in esame approcci interdisciplinari che mirano a favorire lo sviluppo del pensiero creativo, dell’occhiata obliqua, dell’intuizione divergente.

Ho chiamato queste metodologie EPT, Esperienze Poetiche di Trasformazione. Esse coinvolgono tutti i nostri piani di esperienza (emotivo, fisico, cognitivo e spirituale) e fondano la lora efficacia sullo stato di presenza e consapevolezza, due elementi chiave per conoscere e trasformare se stessi. Queste componenti favoriscono il processo di progressiva metabolizzazione e integrazione dei nostri vissuti, dei nostri conflitti e delle nostre ferite emotive. Tra questi approcci illustro brevemente la poesia-terapia, il songwriting, la meditazione, i giochi esperienziali, la visualizzazione.

Infine, l’ultima sezione del libro comprende esempi di ‘creatività in azione’: ho trascritto e commentato i testi di alcune mie canzoni classificate secondo varie categorie tematiche: canzoni della nostalgia metafisica, canzoni dell’amore atipico, canzoni dell’alchimia emotiva.

Sono convinta che l’Io Creativo sarà la salvezza e la redenzione dell’umanità, trasformando emozioni dense come la rabbia, la paura o la frustrazione in musica, poesia, colore, azione intelligente e benefica.