Progetto DeProg di Enrica Perucchietti
19 Aprile 2023 2023-04-19 10:21Progetto DeProg di Enrica Perucchietti
Nella mente di ciascuno di noi si annidano pensieri, categorie e certezze sedimentate negli anni che non sono più sotto il vaglio del nostro intelletto cosciente e che ci spingono ad adottare comportamenti che non appartengono al nostro vero Io, finendo addirittura per limitare la nostra libertà. Sono elaborazioni concettuali indotte, percorsi di pensiero che non abbiamo sviluppato noi, ma che ci sono state inculcate da decenni di educazione scolastica, propaganda, media di massa, cinema, moda, spettacolo.
Questi paradigmi ci definiscono profondamente, influenzando i nostri modelli di realtà e di identità. Eppure, non ci appartengono realmente, ci sono stati inculcati dal potere per renderci “docili” e facilmente controllabili: oggi, questi meccanismi mentali vengono sfruttati come armi contro noi stessi e la nostra autonomia di pensiero.
Diversamente da quello che pensiamo, infatti, la manipolazione avviene anche e soprattutto in democrazia. Per questo, siamo sottoposti quotidianamente, fin dalla nostra nascita, a una capillare forma di condizionamento sociale, volta a plasmare il nostro immaginario e a renderci dei veri e propri burattini. Il Sistema manipola le nostre menti per ottenere il nostro consenso e forgiare dei perfetti cittadini, senza ovviamente che ce ne rendiamo conto. Anzi, viviamo nella certezza di essere i padroni della nostra mente, mentre siamo semmai schiavi del Sistema.
Nella società democratica, infatti, le opinioni, le abitudini e le scelte delle masse vengono indirizzate, come spiegava nel lontano 1928 il fondatore delle Pubbliche Relazioni, Edward Bernays, da un «potere invisibile che dirige veramente il Paese». Bernays parlava proprio di «tecniche usate per inquadrare l’opinione pubblica» portate avanti da un “governo invisibile”.
Il potere, per risultare maggiormente efficace, preferisce, infatti, rimanere “nell’ombra”, mostrandosi il meno possibile. Un potere nascosto ha la possibilità di manipolare quasi alla perfezione i sentimenti e la mentalità di massa senza dare l’impressione di farlo; controllare i popoli entrando nel loro immaginario, plasmando le menti e le coscienze degli individui.
Con l’avvento della moderna società di massa, l’arte del controllo è diventata una “scienza” della manipolazione che riesce a influenzare comportamenti e modi di essere, a volte senza nemmeno dover fare uso della coercizione fisica. Si tratta della cosiddetta manipolazione “dolce”.
La propaganda e le tecniche di ingegneria sociale non servono, però, solo a plasmare, a controllare l’opinione pubblica e a eterodirigere il consenso, ma intendono anche “omologare” i cittadini, per creare un essere umano “intercambiabile” e “unidimensionale”, che pensa e agisce come tutti gli altri.
Il controllo sociale, grazie anche alla sorveglianza tecnologica, si è reso invisibile, permanente e capillare e investe tutti in quello che il sociologo Marshall McLuhan ha denominato il “villaggio globale”. La questione del controllo attraverso la manipolazione dell’immaginario e dell’emotività delle masse è di fondamentale importanza per comprendere gli attuali attacchi alla libertà individuale di cui siamo testimoni negli ultimi anni.
Dalla pandemia a oggi, abbiamo assistito a una accelerazione di quel processo di erosione dei princìpi democratici, a una compressione dei diritti e delle libertà e alla costituzione di una moderna forma di Inquisizione digitale che perseguita a punisce coloro che criticano e che non si allineano alla narrazione del pensiero unico e al politicamente corretto, attraverso la criminalizzazione e la patologizzazione del dissenso (si pensi alle recenti liste di proscrizione).
In questo scenario, si inserisce la battaglia contro le fake news che sembra riecheggiare l’operato del Miniver e del Miniamor orwelliani e sembra riproporre una nuova forma di Maccartismo 2.0: si tratta cioè di una articolata caccia alle streghe che ha come obiettivo la creazione di una informazione certificata e la repressione del dissenso. Essa strumentalizza la questione del cyberbullismo da una parte e il dilagare di bufale sul web per portare all’approvazione di una censura della Rete arrivando a ipotizzare l’introduzione del reato d’opinione, una forma moderna di psicoreato.
L’obiettivo del potere è, infatti, silenziare il pensiero divergente e cancellare qualunque forma di dissenso: i pensieri dei cittadini (compresi intellettuali, politici e giornalisti) devono allinearsi al pensiero comune, globale, globalizzato. Lo scopo è quello di continuare a manipolare l’opinione pubblica in modo da orientare le scelte e il consenso delle masse per far sì che sempre meno persone esprimano il proprio pensiero in modo libero e critico.
Perché il pensiero critico può portare a difendersi dalla manipolazione e a un risveglio collettivo, che è ciò che il potere teme di più: che le persone tornino a rivendicare la propria libertà. Divenendo, inoltre, coscienti del proprio potere creativo e della propria forza.
I burattinai non ci hanno solo ipnotizzati, ma ci hanno anche convinto di non valere nulla, ci hanno sottratto energia e fiducia in noi stessi, convincendoci di essere impotenti. Così facendo, ci hanno persuaso a cedere il nostro consenso e ad accettare passivamente ciò che il Sistema ha deciso per noi.
Conoscere le tecniche di ingegneria sociale, ci può permettere di emanciparci da queste catene invisibili per riappropriarci della nostra coscienza critica e della nostra libertà.
Per intraprendere questo viaggio e questo lavoro su noi stessi, dobbiamo riappropriarci della nostra coscienza critica, scrollarci di dosso la passività con cui ci lasciamo vivere e decidere, consapevolmente, di orientare la nostra volontà verso la libertà interiore.
L’unico modo per ripulire la mente da queste pericolose incrostazioni è imparare a identificarle, scoprire come sono state introdotte nella nostra psiche e infine destrutturarle. Il primo passo da fare per liberarci da questa forma di condizionamento è proprio quello di riconoscere il nostro stato di assoggettamento.
Per fare tutto ciò, con Stefano Re e Roberto Quaglia, abbiamo avviato il progetto #DEPROG*unlimited. Percorsi (in)formativi per ripulire il cervello dalle trappole di pensiero che ci hanno infilato in testa decenni di propaganda, pubblicità, cinema, influenza mediatica.
Per muoversi oltre il confine del mainstream, esercitare la coscienza critica, proteggersi dalla propaganda, dal condizionamento mentale e dalla narrazione del pensiero unico.
Dobbiamo essere consapevoli del fatto che siamo immersi nella propaganda e nella manipolazione, ma che siamo ancora in tempo per “svegliarci” e riappropriarci del nostro futuro, sapendo che, citando George Orwell, «vedere ciò che si trova davanti al nostro naso richiede un impegno costante».
Di Enrica Perucchietti
Related Posts
La Reincarnazione è una trappola? di Ensitiv- 2 minuti di lettura tempo
Pillola Rossa – Webinar gratuito
“Scrittura Persuasiva” di Dario Morandi – 2 minuti di lettura tempo
INTESTINO LIBERO di Sonia Cabiaglia – 2 minuti di lettura
Le Campane Tibetane – Luca Nali – 2 minuti di lettura
Il Transurfing. di Luca Nali – 2 minuti di lettura
Perché non faccio più video sulla vera storia dell’umanità. di Luca Nali 2 minuti di lettura
SIAMO INTRAPPOLATI IN ALTRE DIMENSIONI Vi dico come uscirne – 2 minuti di lettura
LA CATENA PSICOLOGICA (questo articolo non è per tutti) 3 minuti di lettura
Categorie
Archivi
Comments (2)
Rossano
So che avete detto la pura verita ma penso che siete stati troppo buoni e tolleranti con questi MOSTRI GENOCIDA CHE NON MERITANO NESSUNBPERDONO ed io mi sento in diritto di affermarlo RIVENDICARLO perché sono uno dei tantissimi testimoni viventi del crimine orribile della violenza inaudita della tortura infinita dell’ingiustizia senza eguali che questa umanità subisce da millenni MI CONSOLA SOLO UNA SEMPLICE COSA CHE LORO NON POTRANNO MAI NE REALIZZARE NE COKPRENDERE: IL SOPRANNATURALE E L’IGNOTO ESISTONO DAVVERO E CON ESSI ESISTE ANCHE QUALCUNO O QUALCOSA CHE SA PREVEDERE OGNI COSA SU QUESTA TERRA MOLTO PRIMA CHE ESSA SI COMPIA E QUEL QUALCUNO O QUALCOSA STA PREPARANDO PER LORO E PER OGNI MOSTRO COME LORO IL FUTURO CHE SI MERITANO!
Giacomo
Grazie a coloro che hanno attribuito a questi contenuti la giusta priorità e compresa l’importanza di diffonderli.
Già da qualche anno ho avviato un percorso di introspezione grazie al libro del Dr. Joe Dispenza,
“Cambia l’abitudine di essere te stesso”.
Perché non scambiare pensieri e osservazioni?